Tolfedine per cani: cos’è, come funziona e a cosa serve

Tolfedine per cani è un farmaco disponibile sia in soluzione iniettabile che in compresse. Scopriamo a cosa serve e perché è utile per Fido

Tolfedine per cani è un farmaco a base del principio attivo acido tolfenamico. Si usa per il trattamento sintomatico dei processi infiammatori e delle sindromi dolorose dell’apparato osteo-articolare e muscolo-scheletrico. Appartiene alla categoria dei farmaci antinfiammatori e antireumatici non steroidei e si può acquistare sotto forma di compresse o soluzione iniettabile.

Tolfedine soluzione iniettabile per cani

fare la puntura al cane

Tolfedine per cani si può acquistare in due diversi formati, compresse o soluzione iniettabile. Il primo che esaminiamo è la soluzione iniettabile, da somministrare al cane per via sottocutanea o intramuscolare. Si acquista in flaconi da 10ml solo ed esclusivamente con la ricetta del medico veterinario.

La soluzione iniettabile si usa nei cani per il trattamento sintomatico dei processi infiammatori a carico delle articolazioni, delle ossa e dei muscoli. In questo caso la dose consigliata è di 4 mg di acido tolfenamico per ogni kg di peso corporeo, pari a 1 ml di farmaco per 10 kg di peso vivo. L’iniezione si può fare sia per via sottocutanea che intramuscolare. Se necessario si deve ripetere 48 ore dopo la prima somministrazione in dose ridotta, pari a 1 ml ogni 10 kg di peso corporeo. In alternativa il veterinario può scegliere di fare al cane un’iniezione di 1 ml per 10 kg di peso corporeo seguita dal trattamento per via orale.

Tolfedine in soluzione iniettabile, però, è indicato anche per la prevenzione del dolore post-operatorio. Significa, cioè, che il veterinario può sfruttare la sua funzione analgesica facendo l’iniezione per via intramuscolare a Fido prima dell’anestesia, nella dose di 1 ml per 10 kg di peso corporeo vivo.

Tolfedine per cani in compresse da 6 mg

dare le pillole al cane

Oltre alla soluzione iniettabile il Tolfedine per cani si può acquistare in blister da 20 compresse, ognuna con 6 mg di principio attivo. Questo formato è indicato per cani di taglia piccola. La dose consigliata è di 4 mg di acido tolfenamico per ogni kg di peso corporeo in un’unica somministrazione giornaliera, pari a 1 compressa per 1,5 kg di peso vivo. Le compresse vanno date al cane per tre giorni insieme alla pappa. La somministrazione per via orale, come abbiamo visto in precedenza, può essere impiegata come prosecuzione del trattamento con la soluzione iniettabile.

Tolfedine per cani in compresse da 60 mg

Per i cani di taglia grande, infine, possiamo acquistare Tolfedine in blister da 16 compresse, ognuna con 60 mg di principio attivo. Anche in questo caso la dose consigliata è di 4 mg di acido tolfenamico per ogni kg di peso corporeo in un’unica somministrazione giornaliera, pari a 1 compressa per 15 kg di peso vivo. Le compresse vanno date al cane sempre per tre giorni consecutivi e sempre con la pappa. In questo caso la somministrazione per via orale completa il trattamento e non è impiegata in combinazione con la soluzione iniettabile.

Avvertenze speciali per l’utilizzo del farmaco

cagnolino con gli occhi marroni

Come per tutti i farmaci, anche il Tolfedine per cani riporta delle avvertenze speciali da tenere in considerazione quando lo somministriamo a Fido. Innanzi tutto il farmaco si deve usare in cani che abbiano almeno 6 settimane di vita. Soltanto in casi eccezionali e sotto precisa indicazione del veterinario si può somministrare a cuccioli più piccoli, ma con dosi ridotte.

Tolfedine non è indicato per cani con disidratazione ipovolemica o in stati di ipotensione, cioè con una pressione del sangue molto più bassa rispetto ai valori considerati normali. In questi casi il farmaco aumenta il rischio che i quattrozampe possano sviluppare disturbi ai reni. Inoltre non si deve somministrare mai a cani sotto anestesia generale. Come abbiamo visto in precedenza, per la prevenzione del dolore post-operatorio prima si fa l’iniezione di Tolfedine e soltanto dopo si somministra l’anestesia. Il trattamento a base del principio attivo acido tolfenamico è altamente sconsigliato per i quattrozampe che soffrono di insufficienza renale cronica, mentre è valutabile il suo utilizzo su cani con insufficienza renale cronica.

Maneggiare i farmaci è qualcosa che non dobbiamo mai prendere alla leggera e la stessa cosa vale anche per il Tolfedine. Dobbiamo seguire delle precauzioni speciali sia per proteggere i nostri amici a quattro zampe che per proteggere noi stessi da eventuali danni. Le persone con nota ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti contenuti nel farmaco devono evitare qualsiasi contatto diretto. Ecco perché si consiglia in generale di utilizzare sempre dei guanti. Chi deve somministrare a Fido il farmaco in soluzione iniettabile deve fare moltissima attenzione a non pungersi con l’ago della siringa e a non autoiniettarselo. In caso di contatto con gli occhi o con la pelle, inoltre, dobbiamo lavare immediatamente con abbondante acqua e se si presentano effetti indesiderati dobbiamo rivolgerci subito al nostro medico di fiducia.

Controindicazioni e possibili effetti indesiderati

cane che guarda il suo padrone

La somministrazione di acido tolfenamico non è indicata per tutti i nostri amici a quattro zampe. Come anticipato, non si deve mai somministrare a cani che soffrono di insufficienza cardiaca, renale o epatica e neanche in esemplari con disidratazione, ipovolemia o ipotensione perché il principio attivo aumenta il rischio di tossicità renale. L’acido tolfenamico è controindicato anche in presenza di ulcere o perdite di sangue a livello dell’apparato digerente (sangue nelle feci), quando i cani soffrono di discrasie ematiche o di ipersensibilità al principio attivo.

I test sul farmaco hanno appurato che alcuni cani potrebbero manifestare degli effetti collaterali durante il trattamento, come diarrea e vomito. Ma i casi sono piuttosto rari perciò se seguiamo attentamente le indicazioni del veterinario non c’è da preoccuparsi. Talvolta il cane che segue la terapia a base di Tolfedine manifesta un aumento transitorio della sete, con la conseguenza che fa molta più pipì rispetto alla norma. Nella maggior parte dei casi (piuttosto rari) tutti questi sintomi che abbiamo elencato sono transitori e neanche troppo preoccupanti. Per farli scomparire, inoltre, basta sospendere il trattamento.

Gli studi di laboratorio non hanno evidenziato effetti sulla riproduzione, quindi in linea generale possiamo utilizzare il farmaco quando la cagnetta è incinta o sta allattando. Tuttavia molti veterinari sconsigliano l’uso del Tolfedine nelle cagnette in gravidanza. In ogni caso, quando Fido manifesta i sintomi e gli effetti collaterali che abbiamo visto (anoressia, vomito, diarrea o presenza di sangue nelle feci) dobbiamo consultare immediatamente il veterinario.

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