American Akita, cosa mangia? Consigli utili sulla dieta e sull’alimentazione

Cosa e quanto mangia un American Akita dipende da tanti fattori tra cui il peso, l'età e lo stile di vita del cane

Fedele e tenero nel carattere ma forte e muscoloso nel corpo: scopriamo cosa mangia un American Akita, il “cugino” americano dell’Akita Inu.

Fino a non molto tempo fa questa razza era considerata, infatti, parte del gruppo della controparte giapponese.

Simili nell’aspetto e nella personalità tuttavia i due cani sono diversi tra loro, ragion per cui la FCI ha riconosciuto l’American Akita come razza a sé.

Chiunque decida di adottare un American Akita deve ben informarsi su cosa mangia e come deve essere strutturata la sua dieta ideale.

Come sempre è buona norma in questi casi chiedere consiglio al proprio veterinario di fiducia per stilare un piano alimentare ad hoc.

Cosa mangia un American Akita: la dieta ideale

Per capire cosa mangia un American Akita e qual è la sua dieta ideale ci viene in aiuto la storia di questa razza canina.

perché il cane tiene la lingua di fuori

L’American Akita, come suggerisce il nome, discende dall’antico Akita giapponese proveniente dall’isola di Honshu.

Una razza canina davvero particolare nota per il tenero aspetto da orsacchiotto ma al contempo per la sua forza e l’incredibile coraggio.

Non dimentichiamo che l’Akita in Giappone non era un semplice animale da compagnia bensì un cane utilizzato per cacciare selvaggina e persino animali enormi e pericolosi come i cinghiali e gli orsi.

Una vera forza della natura dalla quale l’American Akita ha ereditato in gran parte la forte personalità, ma anche alcune caratteristiche fisiche.

A renderle questo cane così massiccio e muscoloso sono stati gli incroci tra Akita Inu e razze come il Mastiff e i Tosa che diedero origine agli Akita Dewa.

L’American Akita nacque proprio da questi esemplari, importati dall’esercito americano negli Stati Uniti dove continuarono ad essere allevati.

Cosa mangia un cane come l’American Akita dipende proprio dalla sua struttura fisica, tanto massiccia e imponente ma sempre elegante e ben proporzionata.

Parliamo di esemplari che possono raggiungere perfino i 60 chilogrammi di peso e che, dunque, hanno bisogno di un consistente apporto energetico.

Dieta industriale e dieta casalinga

Premettendo che per mantenesi in perfetta salute un American Akita ha bisogno di movimento e attività fisica, un ruolo fondamentale resta appannaggio dell’alimentazione.

insegnare al cane a passeggiare al guinzaglio

Come per ogni cane possiamo scegliere il tipo di dieta che riteniamo più adatta al cane e alle nostre esigenze pratiche.

Tutto sempre ed esclusivamente sotto l’attento controllo del veterinario che conosce a fondo lo stato di salute del nostro amato Fido.

La gran parte dei padroncini sceglie la dieta industriale, vale a dire quella a base di cibi confezionati come crocchette e scatolette di umido.

Altri optano per una dieta casalinga che indubbiamente ha numerosi vantaggi, primo fra tutti quello di consentirci di scegliere in prima persona gli ingredienti di ogni singolo pasto.

Naturalmente la dieta industriale è più veloce e sbrigativa, si adatta meglio alle esigenze di chi per via degli impegni quotidiani non ha il tempo di mettersi ai fornelli.

Quella casalinga richiede più “impegno” in termini di tempo e di certo si adatta meglio a chi vive più a stretto contatto con l’ambiente domestico.

In entrambi i casi comunque possiamo garantire al nostro American Akita un regime alimentare salutare e adatto alle sue esigenze, scegliendo cosa mangia e soprattutto cibi di qualità.

Quanto mangia un American Akita

L’American Akita è un cane forte e robusto che per mantenersi in forma ha bisogno di fare tanto movimento e allo stesso tempo di mangiare adeguate quantità di cibo.

cucciolo di american akita

In media si consiglia di dare nell’arco della giornata almeno 600 grammi di crocchette, divise in due pasti giornalieri.

Preferibilmente un pasto va dato al mattino e l’altro alla sera, in modo che il cane abbia il tempo di digerire e assimilare adeguatamente i nutrienti.

Alle crocchette possiamo aggiungere anche una parte di cibo umido scegliendo scatolette di ottima qualità oppure pasti preparati in casa.

L’importante è che il nostro American Akita mangi giornalmente una buona dose di proteine, pochi grassi e un minimo quantitativo di carboidrati, difficili da assimilare e smaltire.

Nella razione di cibo umido non dimentichiamo di aggiungere verdure, ortaggi e frutta scelti naturalmente tra gli alimenti che fanno bene al cane.

cane che ama stare all'aria aperta

Alcuni tra questi ingredienti sono off limits e possono creare non pochi problemi di salute ai nostri amici a quattro zampe.

L’importante è che si tratti di ingredienti freschissimi e di giornata acquistati con cura proprio come se fossimo noi a mangiarli.

Cosa e quanto mangia l’American Akita dipende anche dallo stile di vita che conduce e dalla quantità di movimento e attività fisica che svolge quotidianamente.

Un cane tendenzialmente sedentario ha bisogno di meno energie rispetto a un cane più attivo. Anche questo influisce sulle quantità di cibo.

Inoltre dobbiamo tener conto dell’età del cane e del suo peso, modificando le quantità giornaliere di cibo a seconda che si tratti di un cucciolo o di un cane adulto.

Per i cuccioli, poi, si consigliano tre e non due pasti al giorno, in quantità certamente minori ma più frequenti in modo da non “affamare” troppo il piccolino.

Chiedere sempre consiglio al veterinario

Ribadirlo non è mai troppo, quando accudiamo un American Akita come qualsiasi altro cane è opportuno chiedere consiglio al veterinario anche per quanto riguarda cosa mangia.

L’ideale è stilare un piano alimentare adeguato seguendo le indicazioni del medico che, inoltre, potrà dirci quando sia opportuno eliminare determinati ingredienti oppure aggiungerne di nuovi.

Tutto deve essere pensato esclusivamente in funzione della salute del nostro Fido quindi tenendo conto anche di eventuali condizioni fisiche.

Il veterinario terrà conto di una eventuale gravidanza, ad esempio, oppure di integratori necessari per lo sviluppo del cucciolo ove sia necessario.

Mai affidarsi al fai da te, non siamo nutrizionisti né veterinari e non basta una ricerca su Google per trovare le risposte a tutto.

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