Cisti nel cane: cosa sono, come riconoscerle e come curarle

Le cisti nel cane, se non generate da patologie sottostanti, non sono preoccupanti. Individuarle in tempo però è importante per evitare di sottovalutarle

Non sembrano procurare particolari danni, ma è comunque il caso di controllarle per evitare che una neo formazione  apparentemente innocua possa rivelarsi maligna quando ormai c’è poco o nulla da fare. Per fortuna la rimozione è possibile. 

In questo caso, ma vale per qualsiasi novità interessi la salute del nostro amico a quattro zampe, non saltare le visite periodiche dal veterinario di fiducia è quanto mai importante.

La buona notizia è che, quando si parla delle cisti nel cane, in assenza di patologie sottostanti, un semplice interventi chirurgico può essere la soluzione. Al contrario, prima bisogna intervenire sulla causa primaria e soltanto come ultimo step è prevista la rimozione.

Indice

Cosa sono le cisti del cane

Tipologie più frequenti

La diagnosi della cisti nel cane

Il trattamento ideale per la cisti nel cane

Cosa sono le cisti del cane

cisti cutanea del cane

Le cisti nel cane non sono altro che spazi vuoti all’interno dei tessuti che contengono materiali liquidi o solidificati. Il loro contenuto può essere costituito da secrezioni corporee naturali o da prodotti di decomposizione anomali come, per esempio, cellule morte o cheratina.

Ne esistono di diverse tipologie. Le “cisti vere” hanno un rivestimento secretorio e si formano spesso nelle ghiandole a causa di dotti ostruiti. La completa rimozione o distruzione del rivestimento può essere necessaria per prevenire un’eventuale nuova comparsa.

Molto comuni sono quelle sebacee e le follicolari. Le prime  si riempiono di sebo e si sviluppano dentro e intorno alle ghiandole sebacee associate ai follicoli piliferi, le seconde sono follicoli piliferi dilatati contenenti materiale fluido o di colore scuro. Sono inclini a contrarre infezioni (soprattutto quelle batteriche secondarie) e sembrano essere le più comuni nella specie canina.

Cause della cisti del cane

Tra le cause scatenati della formazione di questo genere di cisti, troviamo la predisposizione genetica di alcune razze.

Le cisti follicolari multiple e ricorrenti, infatti, possono svilupparsi con più probabilità nei Boxer, negli Schnauzers e nei Bassotti. Ovviamente, possono formarsi anche in altre razze, ma in maniera meno frequente.

Come riconoscerle

Se notiamo la comparsa di una escrescenza oppure di un rigonfiamento sottocutaneo nel nostro amico a quattro zampe, non dobbiamo sottovalutare la questione e decidere autonomamente che non si tratta di nulla di cui preoccuparsi.

In casi del genere, è assolutamente consigliato rivolgersi quanto prima al proprio veterinario di fiducia, colui che può avere un quadro completo e valutare eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza che possono incidere negativamente ed essere una concausa del problema attuale.

In caso di dubbi sulla natura della neoformazione, il medico infatti è l’unico che può avvalersi di esami più approfonditi, in grado di fugare ogni perplessità. Infatti, anche se remota e mai auspicabile la cisti del cane potrebbe rivelarsi essere un tumore che va trattato il prima possibile a seconda della sua natura e delle sue caratteristiche.

È di fondamentale importanza comunicare allo specialista una anamnesi il più possibile dettagliata e approfondita, specificare – per esempio – se la comparsa del rigonfiamento è stata improvvisa o se la crescita è stata graduale.

Pure eventuali cambiamenti nel colore e nella forma possono rappresentare dei dettagli importanti per formulare una diagnosi accurata e puntuale. Infine non dimentichiamo che il primo segnale di un malessere è il cambiamento nelle abitudini e negli atteggiamenti della nostra piccola palla di pelo: anche questi devono far parte dell’anamnesi.

Se il nostro adorato Fido dovesse assumere comportamenti fuori dalla norma (per esempio la tipica zoppia che scaturisce da una neoformazione nelle zampe) è il caso di sottoporlo a una visita più approfondita. In base alle sue condizioni generali, si può concordare un consulto a domicilio, così da evitare episodi di stress del cane.

In questo modo si valuta l’urgenza del problema e l’opportunità di asportare chirurgicamente la neoformazione. Fondamentale, però, è individuare la tipologia di cisti, solo così si potrà stabilire qual è la prassi ideale per far stare meglio il nostro amico a quattro zampe.

Tipologie più frequenti

cane con cisti sulla zampa

Ci sono numerose tipologie di cisti del cane, sono sia cutanee che sottocutanee. Come già accennato, può trattarsi di cisti sebacee oppure di un lipoma, di verruche, di ascessi oppure di cisti dermoidi. Anche se è un’eventualità più rara può indicare la formazione di un cancro. Ma vediamo quali sono i tipi più frequenti.

Cisti sebacee

La cisti sebacea nel cane è la più comune ed è di natura benigna, può interessare qualsiasi razza e di norma il suo decorso è tranquillo. Spesso e volentieri si riassorbe da sola oppure scoppia e fa fuoriuscire il contenuto. Può capitare che queste eruzioni possono provocare delle infezioni. Per scongiurarle, è consigliato mantenere pulita la ferita e disinfettarla più volte al giorno.

La maggior parte di queste cisti va via da sola e non è fastidiosa o dolorosa per il nostro amico a quattro zampe. Al netto di rossore, gonfiore localizzati e la formazione di pus non c’è altro da segnalare. Al tatto possono essere morbide, ma anche tese e dure.

Nel caso in cui la cisti fosse incapsulata, il veterinario in genere consiglia di lasciarla stare. All’interno, infatti, oltre al pus, si accumulano peli, cellule morte e secrezioni di vario tipo.

Lipomi

Il lipoma del cane non è altro che un accumulo di grasso sottocutaneo. Di norma si presenta quando la nostra piccola palla di pelo è ormai in là con gli anni e ed è particolarmente frequente negli esemplari di sesso femminile.

Lo si può riconoscere perché è morbido al tatto, si può muovere e non provoca alcun fastidio. Le zone maggiormente interessate sono il centro del torace o dell’addome e le estremità. Non è raro infatti che una cisti nella zampa del cane sia un lipoma.

Di solito il veterinario aspira il liquido al suo interno per esaminarne la natura e stabilire quale sia il passo successivo più indicato per la risoluzione del problema. Se, malauguratamente, il nostro amico a quattro zampe dovesse provare dei fastidi, allora consiglierà la rimozione chirurgica.

Non bisogna mai dimenticare che ci sono dei lipomi che possono compromettere la salute del cane. Quelli che interessano il canale vertebrale, per esempio, non passano inosservati e hanno delle conseguenze. Infatti possono causare una neuropatia pelvica e vanno esaminati con il supporto della diagnostica per immagini. Il test più indicato è la risonanza magnetica.

Verruche

Le verruche nei cani sono piccole protuberanze che non provocano dolore. Possono interessare varie parti del corpo, ma più spesso si riscontrano vicino alla bocca, al naso e ai genitali della nostra piccola palla di pelo.

A causarle, principalmente, è il papilloma virus virale nel cane. Si tratta di un virus che attacca principalmente i soggetti con un sistema immunitario compromesso e poco reattivo. Meno di frequente, ma è un’eventualità da tenere a mente, può trattarsi di un tumore.

Trattandosi di una neoformazione di origine virale, le verruche possono risultare contagiose ed essere un pericolo per altri esemplari immunodepressi. Se abbiamo dei dubbi, isoliamo il cane e portiamolo quanto prima dal veterinario di fiducia per un consulto.  

Ascessi

Si formano in presenza di tagli, ferite e punture di insetti. Infatti sono di origine batterica. Sono accumuli di liquido infetto, in grado di provocare stati di letargia e di febbre del cane.

Di conseguenza, è bene rivolgersi immediatamente al veterinario, che procederà pulendo e drenando la ferita. Subito dopo prescriverà degli antibiotici ad hoc per favorire la guarigione del nostro amico a quattro zampe nel più breve tempo possibile.

Cisti dermoidi nel cane

Hanno origine nel derma e si presentano in special modo sulla parte superiore della schiena. A volte si tratta anche di cisti nell’occhio del cane e, più precisamente interessano la cornea, le palpebre e la congiuntiva. Nella maggior parte dei casi sono benigne e quindi non preoccupanti. Tuttavia, prima di saltare a conclusioni affrettate, chiediamo sempre il parere dello specialista.

Sono di natura genetica e molto frequenti nei cani domestici. Si sviluppano nella fase dello sviluppo embrionale. Per fortuna non provocano sintomi particolari, sono più delle caratteristiche fisiche che accompagnano Fido nel corso della sua vita.

Se si rompono, però, possono far male e provocare prurito. In questo caso il veterinario procederà con l’asportazione chirurgica in anestesia locale (solo in alcuni casi opta per la totale).

Rappresenta un tipo di cisti follicolare del cane e può contenere fusti piliferi. Le razze maggiormente colpite da questo tipo di neoformazione sono i Boxer, i Rhodesian Ridgeback e i Kerrier Blue Terry.

La diagnosi della cisti nel cane

visita oculistica nel cane

Il veterinario può ipotizzare la presenza di cisti nel cane, ma una diagnosi definitiva si basa sulla biopsia e sull’esame microscopico dei tessuti.

Questo processo viene identificato col nome di istopatologia. Non è utile soltanto per fare una diagnosi, ma consente anche al patologo di valutare se l’intera cisti è stata rimossa con successo. L’istopatologia, inoltre, può aiutare a determinare la causa della cisti ed escludere altre malattie come il cancro.

Il trattamento ideale per la cisti nel cane

cane che dorme

Il trattamento più comune per le cisti è la rimozione chirurgica. Nel caso in cui dipendessero da altre patologie sottostanti, è consigliato agire prima su esse e poi intervenire.

Una volta stabilito che si ha a che fare con una cisti cutanea o sottocutanea nel cane, è importante riconoscerne la tipologia e consultare il veterinario per escludere eventuali complicanze e trovare la cura ideale. 

Tuttavia ci sono alcuni metodi che, se messi in atto, aiutano a prevenire lo sviluppo di queste antiestetiche e a volte fastidiose neoformazioni. Visto che si sviluppano quando un follicolo pilifero viene otturato da detriti, sporcizia, tessuto cicatriziale o in seguito a un’infezione è bene prevenire tutte queste eventualità.

Per esempio, l’accumulo di sebo sottopelle può favorire la formazione delle cisti nel cane. Ed ecco spiegato il motivo per cui è necessario tenere sempre pulito il pelo del proprio proprio amico a quattro zampe, spazzolandolo con regolarità.

Anche il tipo di dieta che si sceglie per Fido può aiutare. L’integrazione di acidi grassi nella sua alimentazione è raccomandata. In commercio, ormai, esistono formule di tutti i tipi e per tutte le esigenze. Altrimenti, è molto efficace l’olio di krill, quello di cocco oppure altre fonti di Omega 3 per cani.

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