Fotosensibilizzazione del cane: cosa succede e come aiutare Fido

La fotosensibilizzazione del cane è dovuta all'interazione tra la luce solare e alcune sostanze assorbite dalla pelle di Fido

Parliamo di fotosensibilizzazione del cane quando la pelle di Fido diventa eccessivamente sensibile alla luce ultravioletta a causa della presenza di alcune sostanze chiamate, appunto, fotosensibilizzanti.

Questa particolare condizione si verifica quando la pelle del cane è di per sé più sensibile del normale, ad esempio quando è priva di peli o ha scarsa pigmentazione.

Non dobbiamo confondere la fotosensibilizzazione del cane con la scottatura solare, che è causata dal solo contatto con la luce solare, non da una qualche sostanza.

Sintomi

I sintomi della fotosensibilizzazione del cane dipendono dal tipo di agente che interferisce con i raggi ultravioletti, che può essere ad esempio una sostanza contenuta all’interno di un farmaco.

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Dipende anche dalla quantità di luce solare alla quale il cane viene esposto e tra le conseguenze più gravi possiamo trovare necrosi, ulcere cutanee ed edema.

Lo stress, il dolore e la necrosi possono diventare debilitanti e a volte fatali per Fido perciò è necessario portarlo immediatamente dal veterinario.

Inoltre il cane può reagire grattando violentemente la parte interessata dall’infiammazione cutanea provocandosi delle brutte lesioni e ferite che possono peggiorare.

Cause della fotosensibilizzazione del cane

Come abbiamo detto in precedenza, la fotosensibilizzazione del cane è causata dall’interazione tra luce solare e sostanze fotosensibilizzanti che si accumulano nella pelle di Fido.

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Queste sostanze possono essere assunte mediante terapie farmacologiche, ma anche in altri modi imprevisti.

Il cane, ad esempio, può avere la reazione cutanea a causa di alcune piante come il grano saraceno, la persicaria e l’iperico sia per ingestione che per contatto con la pelle.

Tra le sostanze che più frequentemente causano la fotosensibilizzazione del cane troviamo le tetracicline, un gruppo di farmaci utilizzati per curare le infezioni fungine, e i cosiddetti sulfamidici, ovvero i farmaci antibatterici.

La fotosensibilizzazione può essere anche una conseguenza nei cani che hanno danni al fegato causati da un avvelenamento.

Diagnosi

Quando portiamo il cane dal veterinario è necessario informarlo non solo della storia clinica di Fido, ma anche delle eventuali terapie assunte nell’ultimo periodo.

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Oltre a conoscere il tipo di farmaci o integratori assunti dal cane, il veterinario deve essere informato sull’eventuale esposizione a veleni o altre sostanze chimiche tossiche.

A questo punto il medico deve analizzare da vicino rossori anomali o escoriazioni della pelle per capirne meglio l’origine.

L’analisi del sangue completa può essere d’aiuto nella diagnosi della fotosensibilizzazione del cane, oltre che per appurare la presenza di altre patologie che potrebbero esserne causa.

Se sospetta che Fido abbia problemi al fegato, inoltre, può raccomandare esami sugli enzimi epatici e di eseguire perfino una biopsia epatica.

Trattamento della fotosensibilizzazione del cane

La prima cosa da fare per curare la fotosensibilizzazione del cane è evitare che venga esposto alla luce solare diretta: dobbiamo tenere Fido in casa durante il giorno e camminare solo nelle zone di ombra.

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Nel caso in cui non sia proprio possibile evitare le ore di luce più forte, possiamo optare per degli indumenti protettivi studiati appositamente per proteggere la pelle di Fido.

Per il trattamento, inoltre, il veterinario può prescrivere dei corticosteroidi e in caso di infezione della pelle anche degli antibiotici da assumere finché l’infiammazione non sarà guarita del tutto.

Se la fotosensibilizzazione, infine, è causata dalla presenza di un’altra patologia il veterinario procederà con un piano terapeutico specifico.

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