Come vengono addestrati i cani antidroga?

Ti sei mai chiesto come vengono addestrati i cani antidroga e cosa fanno nel corso della loro vita? Queste sono tutte le informazioni che devi conoscere

Probabilmente qualcuno di voi lo sa già o forse c’è chi lo dà per scontato, ma la verità è che i cani antidroga sono una risorsa indispensabile per le Forze dell’Ordine, e ciò vale tanto nel mondo quanto in Italia. Il loro contributo è essenziale per mettere un freno al traffico di stupefacenti e talvolta le loro imprese sono rocambolesche e mirabolanti, anche se non gli viene spesso resa giustizia.

Grazie al loro olfatto straordinariamente sviluppato, questi cani sono in grado di rilevare una vasta gamma di sostanze illegali, svolgendo un ruolo cruciale nelle operazioni di sicurezza e controllo. Ma come inizia il loro percorso? E in cosa consiste davvero il loro addestramento?

Come e da chi viene scelto un cane per diventare antidroga

Partiamo per ordine e precisiamo che in questa sede parleremo più specificamente dei cani antidroga in Italia. Per scegliere questi quattro zampe le Forze dell’Ordine, in particolare la Polizia di Stato, i Carabinieri, la Guardia di Finanza e la Polizia Penitenziaria si muovono in due modi: o collaborano con allevamenti certificati e centri di addestramento specializzati o, in particolare per ciò che riguarda la Guardia di Finanza, hanno un proprio allevamento che funge anche da centro di addestramento.

Pastore tedesco

I cuccioli che nascono in queste strutture vengono sottoposti a una serie di esami e analisi comportamentali che in primo luogo ne accertano la salute fisica e il temperamento adatto, e poi certificano che il loro olfatto sia estremamente sviluppato. Gli esiti di questi esami devono dipingere un quadro ideale: il futuro cane antidroga non deve avere problemi genetici o fisici che possano compromettere le sue capacità operative.

Deve anche essere equilibrato, né troppo timido né troppo aggressivo. Deve mostrare curiosità, energia e una forte motivazione al lavoro. A selezionare i futuri cani antidroga sono sia gli allevatori che gli esperti delle unità cinofile, che dopo averli scelti li faranno passare alla fase dell’addestramento.

Quali sono le razze migliori per i cani antidroga?

È estremamente diffusa la convinzione che i cani antidroga siano solo i Pastori Tedeschi. Non è un assunto sbagliato, perché in effetti questa razza si presta perfettamente, ma non è la sola. Quelle particolarmente adatte, per via delle loro capacità fisiche e olfattive superiori, sono:

  • Labrador Retriever: sono famosi per il loro olfatto eccezionale e la natura amichevole, cosa che li rende ideali per interagire con il pubblico senza dare troppo nell’occhio;
  • Belgian Malinois: intelligenti e obbedienti, sono persino più resistenti e dotati dei Pastori Tedeschi;
  • Springer Spaniel: intelligenti, furbi e utilizzati spesso per la loro determinazione e l’abilità di lavorare in spazi ristretti;
  • Pastore Tedesco: ed eccoli, sì. Questi cani sono noti per la loro intelligenza, obbedienza e capacità di lavoro sotto pressione.

Di fatto, comunque, un cane antidroga non deve necessariamente essere di razza: nel corso degli anni, in tutto il mondo, sono stati notati casi di meticci o persino di cani di piccola taglia che hanno superato egregiamente gli addestramenti.

A che età si cominciano ad addestrare i cani antidroga?

Addestramenti che, precisiamolo, iniziano in giovane età. Di solito, i cuccioli selezionati iniziano il loro percorso di formazione intorno ai 6-12 mesi. Durante questa fase iniziale, i cani vengono introdotti a varie situazioni e ambienti per abituarli a diversi stimoli e a lavorare sotto stress.

Il periodo tra i 6 e i 18 mesi è critico per lo sviluppo delle loro abilità, e l’addestramento intensivo continua per diversi anni, affinando le tecniche di rilevamento e la capacità di lavorare in team con il conduttore.

Come si addestrano i cani per la droga?

Andiamo adesso al sodo: in cosa consiste l’addestramento? Posto che, in base alle Forze dell’Ordine del caso, le tecniche di addestramento possono variare e precisato il fatto che l’intero processo è complesso e articolato, in linea del tutto generale i futuri cani antidroga, già da cuccioli, vengono socializzati in modo preciso. Vengono cioè esposti a diversi ambienti, rumori e situazioni per assicurarsi che siano ben adattati e non facilmente distraibili, sia da essere umani che da altri animali.

Cane pastore tedesco

Dopo la fase di socializzazione, inizia quella della sensibilizzazione e del riconoscimento degli odori. I cuccioli vengono prima esposti a una serie di odori e poi gradualmente abituati a quelli delle droghe tramite il metodo del gioco e della ricompensa. Quello dell’assuefazione e della dipendenza è assolutamente un falso mito: i quattro zampe vengono addestrati a riconoscere solo le tracce odorose di sostanze posizionate dentro appositi contenitori e viene premiato quando le individua.

Dopo questa fase i cani, già più grandi, imparano a cercare droghe in vari contesti, come veicoli, bagagli, edifici e persone. Vengono inoltre addestrati a segnalare la presenza di droga con specifici comportamenti, come il sedersi o il grattare il punto di interesse. Non servirebbe precisarlo, ma sottolineiamolo: l’addestramento è svolto da istruttori esperti che utilizzano metodi basati sul rinforzo positivo, assicurando che il cane associ il rilevamento della droga a un’esperienza gratificante.

Come si allenano i cani anti droga?

Il cammino dei cani antidroga non si ferma al “solo” addestramento. Per tutta la durata del loro servizio (che va dai 7 ai 10 anni) i quattro zampe svolgono sessioni regolari di allenamento per mantenere le abilità sempre al massimo livello. Queste sessioni includono delle simulazioni di ricerca, con gli addestratori intenti a usare scenari realistici per recitare situazioni operative, come il controllo di bagagli in aeroporti o veicoli ai posti di blocco, ma non solo.

Pastore tedesco che salta

Durante l’allenamento i cani giocano molto, saltano, fanno esercizi e vengono stimolati sia fisicamente che mentalmente. Inoltre, sia i conduttori che i cani partecipano a corsi di aggiornamento per apprendere nuove tecniche di rilevamento e restare aggiornati sulle nuove sostanze che possono essere introdotte illegalmente.

Chi si occupa dei cani antidroga durante il periodo di servizio?

Passiamo a un’altra grande domanda: chi si prende cura dei cani antidroga? Se vi immaginate che la loro vita sia dura e senza coccole, vi sbagliate. Durante tutto il periodo di servizio i cani sono affidati a conduttori specializzati, che poi altro non sono che ufficiali delle forze dell’ordine addestrati a lavorare con questi animali.

Va precisato che l’affidamento non avviene a caso e che viene attentamente valutato, perché il rapporto tra il cane e il conduttore è fondamentale per il successo delle operazioni. Il conduttore si occupa di ogni aspetto del benessere del quattro zampe, come qualsiasi padrone: lo spazzola, ha a cuore la sua cura quotidiana, lo nutre, lo porta dal veterinario e gioca con lui. Più il rapporto è stretto, più le operazioni andranno meglio.

Quali droghe sentono i cani antidroga?

Come abbiamo accennato all’inizio, i cani antidroga sono addestrati per rilevare una vasta gamma di sostanze stupefacenti. Tra quelle che sono facilmente in grado di scoprire e segnalare, ci sono:

  • Marijuana;
  • Cocaina;
  • Eroina;
  • Metanfetamine;
  • Ecstasy (MDMA).

Grazie al loro olfatto sensibile, i cani possono rilevare anche piccolissime tracce di queste sostanze.

Quando vanno in pensione e cosa fanno dopo i cani antidroga

I cani antidroga generalmente vanno in pensione da anziani, anche se può succedere che si ritirino prima a seconda della loro salute e delle loro capacità operative. Dopo il pensionamento, molti di questi cani vengono adottati dai loro conduttori o da altre famiglie amorevoli.

Alcuni cani possono anche continuare a svolgere ruoli di utilità in altri ambiti, come il supporto terapeutico o la protezione. Insomma, finito il ruolo più “spericolato”, la loro vita non finisce, anzi: continua, fino al momento del Ponte, circondata da amore.

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